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Chirurgia estetica stop alle protesi

COMUNICATO STAMPA

“ ADDIO !!! protesi al SENO arrivano le Cellule Staminali ” alla BONVICINI di Bolzano

Il metodo rivoluzionario guarisce i danni irreversibili della pelle e le cicatrici, anche quelle da radioterapia lo afferma il chirurgo plastico della Clinica Bonvicini di Bolzano

Bolzano — Guarisce i danni irreversibili della pelle e le cicatrici, anche quelle da radioterapia. E riesce a ricostruire i seni amputati dalla mastectomia totale senza protesi, ma gra­zie al trapianto di grasso e di nicchie di cellule staminali. Un intervento che si esegue solo nel Veneto presso U.Operativa di Chirur­gia Plastica del dottor Adilardi al­la clinica Domus Salutis e a Miami nel reparto del dottor Roger Kouri. «E’ l’unico tipo di ricostruzione che permette alla donna di riacquistare completamente la sensi­bilità del seno - spiega Adilardi , limita al massimo le cicatri­ci ed è la meno invasiva. Tra l’altro non esiste l’insuccesso, la protesi può causare rigetto e infezione, con la somministra­zione di grasso no. Ed è ripetibile». Con questa tecnica, nel­l’Unità Operativa diretta dall’ Adilardi a Legnago Verona, l’utilizzo di protesi per il seno è stato ridotto drasticamente, il 50 per cento in meno. Nasce così nel Veneto la nuova frontiera della medicina rigenerativa. Quello di Adilardi sull’utilizzo delle staminali è un metodo rivoluzionario. E’ riuscito a ricostruire mammel­le trapiantando il grasso del corpo. La scoperta risale al 2000, ma i risultati della sperimentazione su oltre 300 pazienti, «Il tessuto adiposo lipoaspirato contiene una grande quantità di cellule staminali uguali a quelle del midollo osseo - spie­ga il dr.Adilardi. Tutto è nato dopo un trapianto di grasso in una donna che aveva danni sulla pelle cau­sati dalla radiotera­pia, oltre a cicatrici di interventi in seguito a tumore al seno. La te­rapia con il trapianto di tessuto adiposo col­mò il deficit sottocuta­neo legato alle cicatri­ci, ma migliorò anche tutti i danni della pel­le causati dalla radio­terapia. Da lì iniziò la nostra ricerca».

E da quel primo caso, se­guirono le conclusio­ni che oggi hanno por­tato il dottor Adilardi Pasquale a rivoluzionare il metodo di ricostru­zione del seno e a otte­nere risultati anche su ustioni, malattie ischemiche, atrofie facciali ecc . Tanto che la sua presenza per illustrare la scoperta e le applicazioni, è richiesta in tutto il mondo. «Il metodo non richiede manipolazioni di cellule stamina­li — fa notare il chirurgo veronese - , che vengono iniettate fresche, immediatamente, non passano attraverso colture e quindi non hanno bisogno dell’approvazione di comitati eti­ci ». Oltre all'aumento anatomico, c’è un completo recupero funzionale dei tessuti, anche nei casi più gravi, come la qua­drantectomia seguita da radioterapia con danno ischemico di terzo e quarto grado.

La novità è che, in pratica, si procede alla liposuzione del grasso nelle parti del corpo più rifornite e lo si diffonde poi nel seno da ricostruire. «E' l'inizio di un nuo­vo approccio terapeutico destinato a rivoluzionare i concetti correnti della biologia dei processi di guarigione», conferma il medico veronese. Adesso il Dr Adilardi Pasquale mette a disposizione della popolazione del Trentino alto Adige l’ambulatorio di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica già attivo dal settembre 2010 per l’assistenza alle pazienti affetti da tali patologie.