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Concordato arquati mb group

Arquati, un mese in ripresa

Riunito ieri in Provincia il tavolo istituzionale. Soddisfazione per i risultati di attività dopo l’accordo con Calza e Fagioli. Le istituzioni chiedono chiarezza sull’arrivo di una seconda offerta di acquisto.

Parma, 7 ottobre 2009 – Quello che ci si è lasciati alle spalle è stato un buon mese di lavoro per l’Arquati di Sala Baganza: un mese di ripresa dopo le difficoltà attraversate nel corso dell’estate. Soddisfazione per i risultati di attività dopo la firma dell’intesa con la cordata Calza-Fagioli è stata espressa ieri dal tavolo istituzionale sull’azienda, riunitosi in Provincia: presenti il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, l’assessore alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti, il sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi, il liquidatore dell’azienda Ermes Sani, Vincenzo Simonazzi sindaco di Synpa, il fondo proprietario di Arquati, l’Unione Parmense Industriali, le forze sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil Il tavolo, sulla base della relazione del liquidatore Ermes Sani, ha preso atto dei risultati che l’azienda ha ottenuto in queste settimane: a un mese dalla firma dell’intesa con Calza e Fagioli l’Arquati ha ripreso vigore e ha onorato gli impegni assunti nei confronti delle maestranze, la forza vendita sta operando a pieno ritmo, l’azienda partecipa in questi giorni alla fiera di Rimini, la più importante manifestazione nazionale del settore. Intanto il liquidatore ha confermato l’avvenuto avvio delle procedure che porteranno al concordato secondo il contratto stipulato con Calza e Fagioli, che prevede la continuità del sito produttivo e il mantenimento di forza lavoro e del marchio. Il tavolo si è riunito per “fare il punto” anche a fronte dell’arrivo di una nuova offerta di acquisto dell’azienda, di cui lo stesso liquidatore ha dato conto. Proprio su questa seconda offerta le istituzioni chiedono chiarezza. Il tavolo ha espresso preoccupazione perché l’offerta arriva in un momento in cui il piano di lavoro previsto dalla cordata Calza-Fagioli era già pienamente avviato e alla vigilia di un appuntamento importante com’è la Fiera di Rimini, e ha manifestato la necessità di conoscere i referenti della seconda cordata offerente, denominata International srl e formata da Brianza tende Spa e da Parà Spa, e i contenuti della proposta. Il tavolo ha espresso inoltre perplessità rispetto al fatto che uno dei due componenti di questa seconda cordata sia nello stesso tempo socio in Arquati, fornitore - quindi creditore – e anche proponente all’acquisto. Anche per questo le istituzioni hanno deciso di chiedere al più presto un incontro con i rappresentanti di Brianza Tende e Parà. “ Anche a fronte delle notizie recentemente uscite sulla stampa in merito all’arrivo di una seconda offerta - ha detto il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari - abbiamo ritenuto opportuno convocare immediatamente il Tavolo per fare il punto della situazione, in un momento in cui la ripresa dell’Arquati sta vivendo una fase particolarmente importante. Le istituzioni chiedono chiarezza e, a nome di tutto il Tavolo, desiderano un approfondimento sui contenuti e sulle modalità della proposta, che coinvolge anche un socio della ditta stessa. Questo perché ciò che sta a cuore a tutto il tavolo è ovviamente il futuro dell’azienda, e noi auspichiamo che l’acquirente che alla fine sarà prescelto, al termine di tutte le procedure previste per la cessione, sia quello che garantisce al massimo sito, occupazione e futuro sviluppo”. Per il sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi “la seconda offerta è stata intempestiva e inopportuna, in un momento in cui l’azienda aveva bisogno di molta tranquillità presentandosi tra l’altro a un appuntamento importante come quello della Fiera di Rimini. Il Tavolo istituzionale ha lavorato molto in questi mesi, e ogni parte in causa ha agito con grande senso di responsabilità e compattezza; credo sia opportuno che vengano riportate a questa sede eventuali novità rispetto al percorso disegnato, per i doverosi approfondimenti, e che ognuno continui ad operare con lo stesso senso di responsabilità e con la massima correttezza”. Nel corso dell’incontro Vincenzo Simonazzi ha commentato così l’arrivo della seconda offerta: Parà S.p.A. è uno dei soci del Gruppo Arquati. Non trovo etico che un socio possa pretendere di comprare il marchio di una sua impresa attraverso un concordato, facendo pagare a dipendenti e fornitori e banche i costi della propria (co)gestione fallimentare. L’imprenditore vero, che voglia restare padrone, deve seguire la strada maestra: ricapitalizzare la società con i propri soldi. Il comunicato - fatto pochi giorni fa a mezzo stampa da Brianza Tende, senza citare il nome di Parà – è lesivo delle regole della concorrenza, perché ogni offerta alternativa alla cordata dei signori Calza e Fagioli potrà essere presentata solo dopo che sarà stata depositata la domanda di concordato, cioè fra un mese circa. Quel comunicato non poteva avere altro scopo che quello di mettere in subbuglio il mondo dei fornitori, dei clienti e degli agenti, essendo in corso la fiera di settore a Rimini. In altre parole, o Parà - che conosce bene l’Arquati per esserne socio industriale da oltre tre anni - presentava una soluzione quando lo scorso 13 luglio egli concorse, col suo voto in assemblea, a metterla in liquidazione, oppure ha l’obbligo di astenersi da una turbativa, che può mettere in pericolo l’operazione di rilancio in corso da parte dei due nuovi imprenditori citati. A mio avviso, ogni diverso comportamento può concretizzare un abuso del diritto”. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Provincia di Parma Ufficio stampa tel. 0521 931560 – 652 www.provincia.parma.it ufficiostampa@provincia.parma.it