Sei in: Risorse: Comunicati Stampa:

Comunicati Stampa

Cross-linking:una nuoca cura per il cheratocono

Il cheratocono è una delle più comuni patologie oculari diffuse tra uomini e donne soprattutto di giovane età. Circa una persona su mille ogni anno scopre di essere affetto da questa malattia distrofica che provoca uno sfiancamento ed un assottigliamento della cornea e la conseguente diminuzione della vista. Oggi finalmente esiste una nuova rivoluzionaria terapia per bloccare il cheratocono: si chiama Cross-linking del collagene corneale e consiste nella fotopolimerizzazione delle fibrille dello stroma corneale, alterato in questa malattia, con lo scopo di aumentarne la rigidità e la resistenza allo sfiancamento della cornea. Ciò si ottiene grazie all’azione combinata di una sostanza fotosensibilizzante (riboflavina o vitamina B2) e fotoassorbente con l’irraggiamento mediante luce ultravioletta da illuminatore in stato solido di tipo UVA.

E’ indicato nelle forme di cheratocono iniziale con peggioramento progressivo negli ultimi 6-12 mesi, nei pazienti dai 14 ai 40 anni e nei casi in cui lo spessore corneale non sia al di sotto dei 400 micron.

Si esegue ambulatorialmente con la sola instillazione di un collirio anestetico e dura circa 45 minuti.

Tale metodica ha lo scopo di rallentare o bloccare la progressione del cheratocono evitando o ritardando il ricorso al trapianto corneale a tutto spessore o lamellare. I risultati avuti sui primi pazienti inoltre mostrano anche un lieve ma significativo miglioramento dell’acutezza visiva dovuta ad una regolarizzazione del forte astigmatismo indotto dal cheratocono