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Domenico grenci - memorie

ARTISTA: DOMENICO GRENCI TITOLO DELLA MOSTRA: M E M O R I E PERIODO: 5 APRILE – 10 MAGGIO SEDE ESPOSITIVA: L’IMMAGINE - Cesena Galleria d’Arte Contemporanea Piazza Aguselli, 42 - Tel e fax. 0547.612981 ORARI: 10 – 13 e 16 – 19.30 chiuso lunedì e martedì aperto ogni domenica la mostra : Prosegue fino al 10 maggio la mostra di Domenico Grenci che ha visto un folto pubblico di appassionati d’arte intervenuti alla vernice, arrivati anche da città lontane per ammirare l’eleganza istintiva delle opere dell’artista calabrese. Molti i lavori di grandi dimensioni catturano l’attenzione dei visitatori che giornalmente passano in Galleria per conoscere le opere di questo giovane artista che con la propria personalità riesce a toccare le corde dell’anima e dell’emozione. La mostra “Memorie” indaga sull’universo femminile attraverso dei Volti che esprimono grazia e una passionalità appena passata che risale alla memoria. “Sara” col fiore tra i lunghi capelli sciolti, volto languido e stupito, di femminilità nascosta e simulacro di una memoria vibrante e languida. “Memorie”, che seducono e intrappolano in atmosfere rarefatte, per una raffigurazione sentita del bello, che guarda in un certo qual modo il mondo dei Pre Raffaelliti, in un’epoca in cui il congelamento dei sensi appiattisce l’esperienza individuale, nella quale più nessuno appartiene a se stesso e ogni ricorso all’interiorità viene scoraggiato. I Volti di Greci toccano con leggerezza e sensibilità la tela, dove l’incompletezza della sua pittura, povera di sontuose tecniche, fa affiorare la bellezza intesa nel suo senso più profondo; sono depositi di forme culturali e passionali, un intreccio tra memoria e oblio che mette in evidenza paradossi e conflitti. Una mostra da vedere e da vivere per farsi esilmente toccare . premessa : Domenico Greci nasce a Locri in Calabria nel 1981. Dopo essersi diplomato al Liceo Classico della sua città, nel 2000 si trasferisce a Bologna e frequenta l’Accademia di Belle Arti. Una pittura la sua, che nasce in ambiente informale per avvicinarsi successivamente alla Figurazione. Il bitume è uno dei mezzi principali col quale esprime le sue pennellate veloci e gestuali. Con l’ausilio dell’acqua fonde i segni che si spandono creando zone umide, mosse, flou; nasce così l’indistinzione nella quale si perdono i contorni, un disegno che ruba campo alle regole della pittura. La tela bianca è teatro di incontri-scontri, Memorie che si credevano perse, scomparse solo in apparenza. Il suo fare arte si avvicina notevolmente all’esperienza americana; l’opera è creata lavorando circolarmente intorno ad essa, per avere diversi punti di vista. Greci, subisce indubbiamente una fascinazione “romantica” che risiede nella propria sensibilità pittorica, comune in tutti gli artisti che nei secoli hanno interpretato la figura femminile. Le prime esposizioni risalgono al 2005, così come alcuni importanti premi ai quali ha partecipato, da allora, diverse le Gallerie italiane che hanno esposto i suoi lavori . Direzione: Maria Grazia Melandri