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Il progetto benessere con la psicologa simona agnello

Disagi in famiglia, dolori nascosti nel profondo per la separazione dei genitori o per un lutto, paura di essere isolati dal gruppo: sono alcuni dei argomenti che la psicologa Simona Agnello affronta con i ragazzi delle scuole medie canellesi. Accade nell’ambito del Progetto Benessere, nato per le scuole, sui temi del rispetto della diversità, prevenzione della violenza e dei fenomeni di bullismo e uso consapevole delle nuove tecnologie.

E non sono pochi i giovanissimi che chiedono di poterle parlare: ad oggi sono 80 i colloqui svolti, su una popolazione scolastica di meno di 300 allievi. «Lo studente, accolto ed ascoltato – spiega la psicoterapeuta - ha la possibilità di esprimere la sua difficoltà, condividendole emozioni, a volte di sofferenza, di vergogna, di rabbia. Una volta espresse, diventano più facilmente gestibili. Già dalla loro condivisione il ragazzo recupera, in parte, quella serenità individuale che gli consente di “fare spazio nella mente” vivendo in modo più sereno anche la vita scolastica, oltre che quella familiare e sociale». I ragazzi vanno volentieri a questi colloqui e poco per volta esternano i loro bisogni, come non riuscirebbero a fare con i familiari. E quasi sempre basta una chiacchierata, la disponibilità di una persona giovane ad ascoltarli, per renderli più sicuri di sé: sanno che una figura «neutra» e il segreto professionale li tutela e si apre così un rapporto di fiducia. A dispetto di quanto verrebbe da pensare in un ambito scolastico, i problemi di apprendimento, di rapporti con i professori, sono quelli meno presenti. Ci sono invece disagi in famiglia, il senso di non riuscire a far parte di un gruppo, di essere derisi o isolati. E’ un mondo insomma, che si cela dietro quei colloqui (avvengono ovviamente con il consenso delle famiglie). E sempre per lo stesso progetto, è importante anche l’insegnamento dell’uso consapevole delle tecnologie: il web può diventare una trappola che condiziona la vita.