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Comunicati Stampa

Il rumore e il governo del territorio

I rumori dovuti al traffico stradale ed aereo, i rumori provocati dalle industrie e dagli impianti tecnologici fanno ormai parte dell'esperienza quotidiana. Tutte queste sorgenti di rumore contribuiscono ad aumentare il livello di inquinamento acustico ambientale, che, specie nei comprensori urbani, ha raggiunto valori assai elevati.

L'inquinamento acustico è forse una delle problematiche ambientali più difficilmente trattabili. Infatti. per il rumore prodotto dalle attività umane non sembra esserci adattamento biologico. al contrario di quello prodotto dai fenomeni naturali, come il vento, la pioggia, il tuono, le cascate d'acqua. Alcuni scienziati affermano che nella nostra epoca il rumore è causa di precoce invecchiamento in 30 casi su 100, ed è tra le più diffuse forme di inquinamento ambientale.

Il miglioramento dell'ambiente urbano nelle città richiede un efficace coordinamento tra politiche di settore e l'integrazione dei problemi ambientali nella pianificazione e nella gestione urbana. Il rumore rappresenta uno degli indicatori di maggior peso del degrado ambientale delle aree urbane, ed è particolarmente legato ai processi di pianificazione e governo del territorio.

La pianificazione del territorio riguarda di solito un insieme composito di obiettivi, spesso classificabili in ordine gerarchico, in base agli scopi da perseguire. Occorre perciò ottenere un giusto bilanciamento fra le varie componenti, che non di rado possono essere di tendenze opposte. L'aspetto ambientale è uno solo di questi scopi e il rumore rappresenta uno solo degli indicatori che riguardano l'inquinamento dell'ambiente. Tuttavia il problema dell'inquinamento acustico e assai importante in fase di pianificazione del territorio, a ciascun livello, regionale. urbanistico o più strettamente locale. Inoltre il problema del rumore riguarda ogni passo del processo di pianificazione. dall'analisi del problema alle fasi di misura delle grandezze fisiche, nella valutazione delle alternative e nelle fasce decisionali finali. Tutto ciò è particolarmente evidente se si pensa allo sviluppo delle fasi dei piani urbanistici in prima stesura e alla fase di intervento successivo, nei casi di bonifica acustica.

Poiché nel caso di rumore che produce condizioni di impatto ambientale è di importanza fondamentale l'effetto sull'uomo. nelle sue attività abituali nel territorio in esame, è abbastanza scontato il fatto di cercare delle interconnessioni tra i livelli sonori e la popolazione ad essi sottoposta. Questo può essere fatto, mettendo in relazione il livello di inquinamento acustico con il numero di abitanti della zona cui esso si riferisce. Ciò viene fatto usualmente utilizzando mappe indicanti la densità di popolazione nel territorio sul quale vengono anche tracciate linee di isolivello sonoro. Si perviene in tal modo al concetto di "valorizzazione del territorio", nel senso che una particolare area territoriale risulta qualitativamente migliore non solo quanto più è basso il livello sonoro, ma al contempo quanto più è elevato il numero di abitanti sottoposto a bassi livelli di esposizione. In una fase successiva di pianificazione tale valutazione può essere tenuta in conto anche in termini economici, assegnando diversi valori di stima economica per unità di area del territorio.

GLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE

L'azione di mitigazione del rumore più efficace è ovviamente il contenimento diretto delle sorgenti. Nel caso del rumore in ambiente urbano, tuttavia, il controllo delle sorgenti comporta spesso onerose e difficili azioni di adozione di nuove tecnologie e/o introduzione di costosi sistemi di contenimento. Insieme alle attività di pianificazione urbanistica hanno grande importanza anche semplici interventi che possono condurre a risultati estremamente positivi. Tra gli interventi sulla mitigazione del rumore di tipo industriale, significativi risultati sono quelli derivati da interventi organizzativi interni all'azienda stessa mediante la ridistribuzione logistica delle lavorazioni particolarmente rumorose, la razionalizzazione dell'organizzazione delle lavorazioni, la diversificazione degli orari delle attività più acusticamente inquinanti, ecc.. Nel settore dei trasporti su strada é possibile, ad esempio, intervenire sulla regolamentazione della circolazione nelle aree più degradate, controllando specialmente l'accesso dei ciclomotori e dei veicoli pesanti, ma anche migliorando lo stato di manutenzione delle superfici stradali, introducendo controlli sullo stato di manutenzione dei veicoli ed imponendo comportamenti di guida più silenziosi.

Molto efficace, per quanto riguarda il trasporto su ferro, è agire sulla composizione dei convogli, sugli orari, sullo stato di manutenzione del materiale rotabile.

Il rumore dovuto al sorvolo di aeromobili e alle attività aeroportuali, invece, può essere governato attraverso un'attenta pianificazione degli orari, delle traiettorie di volo e delle procedure seguite.

Altre tipologie di intervento nella direzione della mitigazione del rumore vengono dalla organizzazione della struttura fisica degli ambienti ricettori, con l'introduzione di elementi atti a modificare la geometria e quindi condizionare positivamente la propagazione del rumore all'interno del sistema urbano.

E' necessario però anteporre ad ogni intervento di mitigazione, la realizzazione della zonizzazione acustica, ossia la suddivisione del territorio in base a criteri che tengano conto della sua destinazione d'uso e del censimento e caratterizzazione delle sorgenti acustiche presenti.

La zonizzazione acustica deve essere considerata un vero e proprio strumento di piano regolatore del territorio (come si può del resto parlare di zonizzazione acustica senza tener conto della gerarchia dei piani territoriali e della interazione di questa con il PRG, i PUT, il piano parchi, i piani regionali di risanamento della qualità dell'aria, ecc.).